L’ISOLA CHE C’E’: 50 ANNI DI FUTURO

11 Marzo 2025

“L’isola che c’è: 50 Anni di Futuro”

11 Marzo 2025

Un evento unico che celebra i cinquant’anni del Reparto di Maternità dell’Ospedale Isola Tiberina al fianco delle famiglie nel momento più importante della loro vita.
Una serata speciale che rende omaggio ai protagonisti di questi cinquant’anni e unisce arte, musica e solidarietà, con l’obiettivo anche di guardare al futuro e raccogliere fondi a sostegno del progetto di rinnovo e ampliamento della maternità che vedrà la luce nel 2025.
Uno spettacolo in cui si intrecciano storie straordinarie che celebrano il coraggio, la speranza e l’innovazione e che vedrà la partecipazione di personalità del panorama artistico e musicale.
Attori e cantanti porteranno in scena monologhi e interpretazioni musicali ispirate ai racconti dei protagonisti di questi cinquant’anni di storia e di storie di vita, accompagnati dall’Orchestra di 22 elementi diretta dal Maestro Gerardo Di Lella.
Una iniziativa straordinaria che celebra la storia e guarda al futuro grazie ad un nuovo Reparto di Maternità, parte del Centro di Eccellenza Donna e Bambino Nascente dell’Ospedale Isola Tiberina, tra i più importanti del Lazio che con i suoi oltre 3000 parti ogni anno rappresenta un centro di riferimento unico nel panorama nazionale; un luogo speciale fra tradizione e innovazione dove ogni nascita è una nuova storia accompagnata da professionalità passione e dedizione
Il tuo biglietto si trasforma in un gesto prezioso e contribuisce a sostenere il progetto di Ristrutturazione del Reparto di Maternità dell’Ospedale Isola Tiberina.
Nota bene. Con l’occasione nessun costo aggiuntivo sarà aggiunto all’acquisto in coerenza con lo spirito di solidarietà dell’evento.

Visita l’Auditorium

Un team dedicato, un team preparato.

L’Auditorium Conciliazione è un punto di riferimento completo per gli organizzatori e gli operatori congressuali nazionali e internazionali, offrendo un lavoro di squadra impeccabile dalla concezione alla realizzazione. Scopri tutti i nostri spazi.